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Giulio Carlo Argan intellettuale e storico dell’arte, a cura di Claudio Gamba, Electa, Milano 2012.

Atti dei convegni tenuti all’Accademia Nazionale dei Lincei nel 2009 e alla Sapienza Università di Roma nel 2010 in collaborazione con il Dipartimento di Storia dell’arte e Spettacolo, con i materiali della mostra biografica e appendici documentarie.

 

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19 Novembre 2009, Roma, Accademia Nazionale dei Lincei

Convegno in onore di Giulio Carlo Argan

Promosso dal Comitato Nazionale nella sede dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Il convegno ha costituito l’apertura ufficiale della serie di incontri dedicati all’opera critica e politica di Argan. Messaggi di apertura del Presidente Giorgio Napolitano e del Ministro Sandro Bondi. Saluti di Antonio Pinelli. Proiezione del video con l’intervista a Gillo Dorfles sulla figura di Argan “Una lunga amicizia intellettuale”, a cura di Claudio Gamba. Interventi di Maurizio Calvesi, Edoardo Vesentini, Irving Lavin, Salvatore Settis, Marisa Dalai Emiliani, Marilyn Aronberg Lavin, Sandra Pinto, Marcello Fagiolo.

 

9-10-11 dicembre 2010, Roma, Università Sapienza

Convegno Internazionale “Giulio Carlo Argan intellettuale e storico dell’arte

Promosso dal Comitato Nazionale per le celebrazioni di Giulio Carlo Argan e dal Dipartimento di Storia dell’arte e Spettacolo della Sapienza Università di Roma. Il Convegno, articolato in tre giornate, affronterà il ruolo di Argan nella cultura del suo tempo, la ricostruzione del suo magistero come storico dell’arte (anche con la presentazione delle ricerche in corso presso l’Archivio Argan), tentando infine un bilancio sulla sua attualità/inattualità nel tempo presente. Referenti scientifici: Claudia Cieri Via, Marisa Dalai Emiliani, Michela di Macco, Claudio Gamba, Marina Righetti. Interventi di Marcello Fagiolo, Marina Righetti, Paola Argan, Andrea Carandini, Antonio Pinelli, Marisa Volpi, Arturo Carlo Quintavalle, Silvana Macchioni, Laura Iamurri, Claudia Cieri Via, Massimo Carboni, Maria Ida Catalano, Rosalia Varoli Piazza, Tommaso Casini, Anna Maria Cerrato, Martine Boiteux, Paolo Venturoli, Paolo Portoghesi, Giovanna Curcio, Bianca Tavassi, Maria Grazia Messina, Silvia Bordini, Giovanna Perini, Elisa Debenedetti, Jolanda Nigro Covre, Caterina Zappia, Enzo Bilardello, Augusta Monferini, Claudio Zambianchi, Luigi Ficacci, Simonetta Lux, Carla Subrizi, Claudio Gamba, Katiuscia Quinci, Paola Bonani, Nadia Marchioni, Marisa Dalai Emiliani, Olivier Bonfait, Cesare de Seta, Michela di Macco, Roberto Nicolai, Orietta Rossi Pinelli, Bruno Toscano. Sono inoltre intervenuti gli studenti della Sapienza che hanno partecipato ai Seminari di storia dell’arte e di storia della critica d’arte coordinati da Claudia Cieri Via, Michela di Macco, Claudio Gamba. Messaggi istituzionali sono arrivati dal Ministro Sandro Bondi, dal Presidente della Provincia Nicola Zingaretti, dal Sindaco Gianni Alemanno, dall’Assessore Umberto Croppi, dal Rettore Luigi Frati, dalla Preside Marta Fattori. Per gli Atti sono previsti anche interventi di Christoph Luitpold Frommel, Andreina Griseri, Tullio De mauro, Elio Franzini, Silvia Danesi Squarzina, Carlo Bertelli, Enrico Castelnuovo.

 

 

Sommario del volume

 

La storia dell’arte e della critica d’arte italiane del Novecento è stata profondamente segnata dalla personalità di Giulio Carlo Argan. La sua figura di intellettuale e di illustre studioso non fu mai disgiunta da quella di servitore dello Stato fattivamente impegnato nell’azione di tutela del bene culturale.
Giorgio Napolitano

Il volume raccoglie gli atti degli ultimi due importanti convegni dedicati a Giulio Carlo Argan (1909-1992), in occasione del centenario della sua nascita. Il libro affronta il ruolo di Argan nella cultura del suo tempo, la ricostruzione del suo magistero come storico dell’arte, intellettuale e critico militante, attraverso gli interventi di Maurizio Calvesi, Antonio Pinelli, Salvatore Settis, Paolo Portoghesi, Andrea Carandini e molti altri. In questo confronto con la figura e l’opera di Argan si sono cimentati studiosi di generazioni diverse: dall’ultimo testimone di una irripetibile stagione della critica, Gillo Dorfles, fino ai più giovani studiosi. Si chiudono quindi le celebrazioni del centenario della sua nascita, quasi in coincidenza con il ventennale della sua scomparsa.
Argan, nato nello stesso anno tra gli altri di Norberto Bobbio, di Leone Ginzburg e di Rita Levi Montalcini, faceva parte di quella irripetibile generazione di torinesi che aveva vissuto nella propria infanzia il conflitto mondiale e che vide nella propria giovinezza le lotte operaie, poi la presa di potere, l’affermazione e il crollo del fascismo. Erano nati in un altro mondo, tra gli ultimi barlumi della Belle époque, ma vissero gli anni formativi nel pieno del furore totalitario e tra due guerre che sconvolsero l’assetto del mondo. La sua fama presso il grande pubblico è legata da una parte al manuale di storia dell’arte per i licei e dall’altra all’incarico come sindaco di Roma, elementi solo apparentemente distanti, perché testimonianza di quell’impegno per il riconoscimento della funzione educativa e civile dell’intellettuale.
Il volume, completo nella parte finale di foto, percorso biografico e bibliografia critica, è diviso in più sezioni in cui si presenta la figura di Argan nel suo complesso, a partire dalle prolusioni generali, per toccare poi aspetti specifici dei rapporti con altri studiosi, dei temi della tutela, del restauro, del museo, dell’estetica, della politica, del linguaggio critico e dell’uso dei mezzi televisivi, fino alla valutazione dell’attualità/inattualità della critica arganiana oggi, carteggi e importante documentazione inedita.
Una vasta sezione raccoglie, in un ordine tematico cronologico, i contributi su singoli aspetti e fasi della storia dell’arte, partendo dai volumi delle “Opere” e delle varie raccolte di scritti, quelli sul Rinascimento e Barocco: Classico Anticlassico, Immagine e Persuasione, e su Sette-Otto-Novecento: Studi e note, Salvezza e caduta nell’arte moderna, Progetto e destino, L’arte moderna 1770-1970, Da Hogarth a Picasso.
Claudio Gamba, curatore del volume, sottolinea che questo lavoro intende testimoniare quanto la lezione di un “criticismo laico” sia ancora viva e possa costituire il presupposto per rivendicare alla storia dell’arte quello statuto intellettuale e professionale che sempre più spesso le viene negato. Da qui il titolo del libro Argan storico dell’arte e intellettuale, benché non ci fosse per lui separazione tra i due aspetti: la storia dell’arte è storia, e ogni storico che adempia alla sua funzione critica è un intellettuale, come ogni intellettuale consapevole è uno storico. La lezione di non separare gli studi e la ricerca disciplinare dall’impegno di una militanza intellettuale e politica, rimane oggi, nonostante tutto, la ragione dell’attualità del pensiero arganiano.

Il Comitato Scientifico
Antonio Pinelli, presidente del Comitato Nazionale
Marisa Dalai Emiliani, vicepresidente del Comitato Nazionale
Michela di Macco, segretario tesoriere del Comitato Nazionale
Marina Righetti, direttore del Dipartimento di Storia dell’arte e Spettacolo, Sapienza Università di Roma
Claudia Cieri Via, membro della Giunta esecutiva del Comitato Nazionale
Claudio Gamba, coordinatore delle attività del Comitato Nazionale

 

Sommario del volume

 

 

 

 
       
       
       
       
       
 

 

   
       
       

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