LA DONAZIONE ARGAN
DI GRAFICA CONTEMPORANEA
Museo della
Grafica di Palazzo Lanfranchi a Pisa
La Mostra Segni multipli
Segni multipli.
Opere grafiche della Donazione Argan, catalogo della mostra
(Pisa, Palazzo Lanfranchi – Museo della Grafica, giugno 2007 – gennaio
2008), a cura di Luigi
Ficacci e
Alessandro Tosi, Edizioni PLUS, Pisa 2007. Nel catalogo testi di Luigi
Ficacci,
Alessandro Tosi, Claudio Gamba, schede introduttive di Nadia Marchioni.
Materiali
scaricabili:
Locandina-manifesto
della mostra
(Pdf -
80 Kb)
Depliant della mostra
con piantine e elenco degli artisti esposti
(Pdf -
6000 Kb)
Rassegna stampa: La
Nazione
(Pdf -
400 Kb)
Rassegna stampa: Il
Tirreno
(Pdf -
500 Kb)
La Donazione Argan
22 marzo
2006
Più di 600
opere grafiche di Giulio Carlo Argan donate all'Università di Pisa
Mercoledì 22 marzo, nella
Sala dei Mappamondi del Rettorato dell’Università di Pisa, è stata
presentata la raccolta di oltre 600 opere grafiche appartenute a Giulio
Carlo Argan, uno dei principali storici e critici d’arte del Novecento,
e che la figlia Paola ha donato all’Università di Pisa.
Alla presentazione sono
intervenuti il rettore Marco Pasquali; il sindaco di Pisa, Paolo
Fontanelli; la dottoressa Paola Argan; la professoressa Lucia Tomasi
Tongiorgi.
In occasione della
costituzione del Museo della Grafica, Paola Argan ha donato
all’Università di Pisa una raccolta di oltre 600 opere grafiche. Si
tratta di un prezioso nucleo di incisioni e disegni che documentano le
amicizie e le relazioni del grande storico e critico d’arte Giulio Carlo
Argan con generazioni di artisti di diversa formazione e cultura,
rappresentativi degli orientamenti dell’arte italiana del secondo
Novecento.
Vi sono comprese, tra le
altre, opere di Carla Accardi, Luigi Boille, Giuseppe Capogrossi, Primo
Conti, Antonio Corpora, Salvatore Emblema, Umberto Mastroianni, Luciano Minguzzi,
Bruno Munari, Achille Pace, Concetto Pozzati, Mauro Reggiani, Pasquale
Santoro, Guido Strazza, Giuseppe Uncini ed Emilio Vedova. La donazione
costituisce pertanto uno scenario emblematico di un momento di
particolare intensità e problematicità di quelle ricerche artistiche che
hanno trovato in Argan un imprescindibile punto di riferimento critico e
teorico. Si deve al suo impegno di studioso e di intellettuale, mai
disgiunto da una convinta e appassionata partecipazione alla vita
politica, aver aperto orizzonti nuovi all’arte contemporanea italiana,
consentendone un pieno riconoscimento nel contesto di un dibattito
internazionale.
In questa ottica, e per
una più vasta diffusione e comprensione del fare artistico in una
dimensione di impegno sociale, acquista particolare rilevanza il ruolo
dato alla stampa e al multiplo in un’accezione etica ancor prima che
estetica.
Al nucleo di opere della
donazione Argan verrà dedicata la mostra inaugurale del Museo della
Grafica, curata da Luigi Ficacci e da Alessandro Tosi, con contributi
critici di Lucia Tongiorgi Tomasi e Antonio Pinelli. La mostra,
attraverso una selezione di opere della collezione e con importanti e
significativi confronti, affronterà il tema della grafica nel secondo
Novecento attraverso l’ottica eccezionale di uno dei protagonisti della
cultura contemporanea.
Il Museo della Grafica
La donazione Argan andrà ad arricchire in modo significativo le
raccolte del Museo della Grafica della città di Pisa. Ospitato negli
ambienti di Palazzo Lanfranchi, il Museo nasce per volontà del Comune di
Pisa e dell'Università di Pisa, che con fattiva collaborazione intendono
offrire alla città una struttura museale originale e di grande
suggestione.
Oltre alle opere della prestigiosa raccolta Timpanaro, al nucleo di
stampe antiche della Calcografia Nazionale, alle molte donazioni degli
artisti al Gabinetto Disegni e Stampe dell'Università di Pisa fondato da
Carlo Ludovico Ragghianti e a quelle più recenti ma altrettanto
prestigiose, il Museo prevede anche una sezione dedicata alla
multimedialità e al rapporto tra le nuove tecnologie e la creazione
artistica, dal documentario sull'arte alle frontiere attuali dell'arte
elettronica.
(News tratta dal sito dell'Università di Pisa)